IL VALORE DEL TEMPO
TRAMA
Alla periferia di una grande città ci sono i resti di un anfiteatro, in passato simbolo ludico e culturale.
Vi si stabilisce una bambina con meravigliosi occhi neri e capigliatura ricciuta dello stesso colore,
palesemente mai sfiorata da pettine, vestita con una sottana variopinta di toppe ed una giacca
maschile molto più grande della sua taglia.
Dice di chiamarsi Momo.
La bambina viene accolta con gioia dagli abitanti della città e rivela ben
presto di possedere doni straordinari: fa sbocciare la fantasia dei coetanei, è capace di riappacificare
gli animi litigiosi, di far comprendere agli altri gli errori e di risolvere i problemi della gente. In
effetti non fa altro che ascoltare tutti con attenzione: un’attenzione tale da non poterne rimanere
indifferenti.
Momo è amata da tutti e la vita corre tranquilla finchè appare un’ombra cupa e
comincia ad estendersi sulla città. Una minaccia subdola ed invisibile, quasi impossibile da fermare.
Sono gli uomini grigi che si nutrono di tempo rubato agli uomini.
La vita nella città diviene frenetica e vuota. Tutti corrono, tutti hanno fretta: non c’è più tempo per coltivare i propri sogni, le passioni, l’amicizia e l’amore. Tutti, volenti o nolenti, restano intrappolati nella tela tessuta dai Signori Grigi. Tutti eccetto Momo che, con il suo impegno ed il suo amore per gli altri, riuscirà a
salvare il mondo.
Il racconto è denso di significati profondi e mai nessun racconto per bambini è stato così attuale.
Scritto da Michael Ende nel 1973 la storia prelude a cosa forse potrebbe accadere ad ognuno di noi
quando perdiamo di vista i valori che davvero contano e ci facciamo trascinare dai falsi miti della
società moderna: potere, ricchezza, arrivismo.
LE CANZONI DEL MUSICAL
L'ANFITEATRO
Alla periferia di una grande città, vi sono i resti di un piccolo ed antico anfiteatro, simbolo in passato di arte e divertimento.
Nascosto da un boschetto di pini, l'anfiteatro, conosciuto solo dalla gente del luogo, è soprannominato “la rotonda”.
LA ROTONDA
Lì alcuni cittadini trovano una bambina scalza, vestita con una giacca da uomo, con una capigliatura mai sfiorata da pettine e due grandi, vividi, meravigliosi occhi neri. La bambina dice di chiamarsi Momo e di essere sola al mondo.
Il borgo è piccolo e tutti gli abitanti si conoscono. Dopo un breve consulto, decidono di accogliere con gioia la piccola Momo e di prendersene cura tutti assieme.
BEPPO E GIGI
Due abitanti in particolare diventano i migliori amici di Momo. Uno è Beppo, il vecchio spazzino. Beppo è considerato da tutti un po' strano ma ha capito il segreto della vita cioè che le cose vanno fatte con calma e senza affanno. Quando spazza la strada va piano ma con ritmo costante: un passo, un respiro e un colpo di scopa...solo così c'è soddisfazione e così deve essere.
Gigi invece è un ragazzo pieno di creatività e di energia che tutti chiamano “ il Cicerone” per il fatto che, tra i tanti lavori che inventa, c'è quello di guida turistica dell'anfiteatro.
VA' DA MOMO CHE TI PASSA!
La bambina si rivela ben presto dotata di alcuni doni fuori dal comune: fa sbocciare la fantasia dei suoi coetanei, è capace di riappacificare gli animi litigiosi e di far comprendere agli altri gli errori e le soluzioni dei problemi. Tutto ciò semplicemente ascoltando e prestando la massima attenzione all'altro. Momo è capace di ascoltare proprio tutto e tutti..anche il silenzio.
La città è felice di avere Momo ed in paese c'è un nuovo modo di dire a chi ha un problema: Va' da Momo che ti passa !
UN' OMBRA CUPA SULLA CITTÀ
Il tempo trascorre tranquillo per Momo insieme ai suoi amici finché la città viene invasa dai misteriosi "uomini grigi", una minaccia subdola e quasi impossibile da ostacolare. Dicono di essere agenti della “Banca del Tempo” e invitano le persone a risparmiare tempo con la promessa che tutto il tempo risparmiato verrà poi loro restituito con gli interessi.
In realtà costoro mirano ad impadronirsi del tempo degli uomini e si tengono in vita fumando sigari fatti col tempo morto rubato loro, ottenuti essiccando come tabacco da fumo i petali delle splendide e colorate “ orefiori”, il tempo che scaturisce dal cuore di ognuno...
Essi esistono poiché gli uomini stessi danno loro la possibilità di farlo...il grigio e il freddo che emanano è dovuto al fatto che si tengono in vita nutrendosi di ciò che è morto.
Infatti il tempo muore quando viene sottratto al suo vero proprietario.. perchè ogni uomo possiede il suo proprio tempo e solo finchè rimane suo resta vivo.
La vita della gente diventa sempre più frenetica e vuota. Tutti sono presi dalla mania del guadagno e dalla necessità di risparmiare tempo senza rendersi conto che così facendo la vita diventa sempre più povera, monotona e fredda...perchè il tempo è vita e la vita risiede nel cuore quanto più ne risparmi tanto meno ne hai.
A poco a poco tutti cadono nella trama tessuta dai Signori Grigi tutti eccetto Momo, Beppo e Gigi che continuano una vita tranquilla... del tutto ignari di ciò che sta accadendo.
NON C'È PIÙ TEMPO
Momo è la principale nemica degli uomini grigi perchè nemica della fretta e dello stress, ma soprattutto perchè impedisce loro di impossessarsi anche del tempo dei suoi amici. Gli uomini grigi cercano, senza risultato, di sbarazzarsi di lei offrendole dei giocattoli per tenerla occupata, ma Momo riesce addirittura a farne parlare uno e a farsi svelare il loro piano segreto. Intanto alla rotonda aumentano i bambini sempre più trascurati dai genitori e sempre più lasciati soli. Momo rivela a tutti i suoi amici quanto ha scoperto, e, dato che riconoscere i problemi è il primo passo per affrontarli, tutti sono fiduciosi e convinti di avere ormai la situazione in pugno.
SALVEREMO LA CITTÀ
Tutti i bambini decidono di fare una sfilata per invitare la cittadinanza ad un'assemblea in cui render noto a tutti il piano della Banca del Tempo in modo da riacquistare una vita tranquilla...preparati volantini e striscioni, i ragazzi si riversano per le vie della città con l'intenzione di svelare a tutti il grande segreto.
ALLA CACCIA DI MOMO
Ai signori grigi la cosa non piace affatto e danno ordine di togliere di mezzo la piccola.
Momo però, sotto la guida di Cassiopea, la tartaruga di Mastro Hora , che prevede il futuro, viene portata in salvo fino alla casa di “Nessun Luogo” dove ha origine il tempo destinato ad ognuno.
LA CASA DI NESSUN LUOGO
Le migliaia di ronzzii, ticchetii e scampanellii che Momo aveva udito appena entrata nella casa di Nessun luogo, provenivano da un'incredibile quantità di orologi di ogni forma e dimensione che appartenevano a Mastro Secundus Minutius Hora, governatore e custode del tempo. Mastro Hora mostra a Momo la sua bella collezione .
IL TEMPO
Mastro Hora spiega a Momo i piani degli uomini grigi poi la conduce sotto una cupola, perfettamente rotonda, sconfinata come il firmamento. Da lassù scende dritta una colonna di luce ad abbracciare i bordi di un grande bacino anch'esso rotondo la cui acqua stagna levigata e immobile come uno specchio. Dentro quella luce a pelo d'acqua un pendolo prodigioso a nulla agganciato, oscilla muovendosi nell'aria come privo di peso. Ininterrottamente, ogni volta che il pendolo tocca la superficie dello stagno, in quel punto, sboccia un fiore di stupenda bellezza e incredibile profumo: sono le orafiori che nascono nel cuore di ogni uomo in ogni momento della sua vita. Momo capisce che cos'è il tempo, capisce cos'è quell'armonia dell'universo che lei ha ascoltato tante volte .
TUTTO È CAMBIATO
Momo si ferma solo un giorno nella casa di Mastro Hora ma lì un solo giorno equivale ad un anno. In questo periodo di tempo molte cose sono cambiate e Momo si ritrova senza amici: Gigi Cicerone è diventato famoso e non ha più tempo per dedicarsi a lei mentre Beppo Spazzino è stato dapprima rinchiuso in un manicomio poi fatto liberare dagli uomini grigi a patto che risparmi 100 mila ore di tempo per riscattare Momo. La vita è diventata frenetica per i vecchi amici di Momo. Tutti corrono, tutti hanno fretta, nessuno ha più tempo per i rapporti con gli altri per i sogni, per le passioni. Il piano degli uomini grigi è quasi riuscito, manca solo Momo per poter completare l'opera nella città.
UN'ORAFIORE
Momo, guidata ancora da Cassiopea, riesce a fuggire, e a recarsi da Mastro Hora il quale, con l'aiuto della bambina, attua il suo piano per annientare gli uomini grigi e recuperare il tempo che hanno rubato. Affida a Momo una “Orafiore” che le mette a disposizione un'ora e ferma il tempo. Gli uomini grigi consapevoli che le scorte di tempo sono limitate, iniziano a correre verso la Banca del tempo per attingere alle riserve. Momo riesce, con l'aiuto di Cassiopea, a chiudere toccandola con la sua “orafiore”, la porta della riserva delle orefiori congelate dal freddo degli uomini grigi. Inizia tra loro un inseguimento ed una lotta per accaparrarsi gli “ultimi sigari”.
Appena tutti gli uomini grigi si sono dissolti, Momo apre la porta del deposito in cui sono custodite le orefiori, che ormai scongelate tornano ai legittimi proprietari.
Momo torna a casa...il mondo si risveglia senza essersi accorto di niente, ma ciascuno sente nel cuore la gioia che solo i veri valori possono dare.
Come può una piccola bambina salvare la città ed il mondo da una terribile fine?
Come possiamo noi, nel nostro piccolo, contribuire a costruire un mondo pieno di gioia ?
Con il nostro impegno ed il nostro amore per gli altri, sfruttando al meglio il tempo che ci è stato destinato.